Placido Vigo: Diplomazia al servizio dei Connazionali
Lic. en Comunicación Social, UCV. Especialización en Gerencia Pública UNEFA,…
Con 35 anni di Carriera Diplomatica al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Placido Vigo è l’attuale Capo Missione della nostra Rappresentanza Diplomatica in Venezuela. Egli conosce molto bene la realtà della Regione Latinoamericana date le Sue precedenti esperienze come Ambasciatore a Panama (2006-2011) ed in Bolivia (2014-2019).
Dal suo arrivo a Caracas, l’Ambasciatore Vigo ha dato un fondamentale contributo nei confronti della nostra Collettività.
Durante i primi nove mesi di Missione nel Paese, prima dell”arrivo della terribile Pandemia, l’Amb. Vigo ha visitato 27 città, incontrando le Autorità locali, gli Imprenditori, le Istituzioni Italiane nel nord, nel sud e nell’occidente nel Paese e logicamente la nostra Collettività in tutti gli Stati che ha conosciuto.
Purtroppo, la Sua attività ha dovuto cambiare scenario, dato il nuovo ordine mondiale con l’arrivo del Coronavirus. Il Rappresentante Diplomatico, ci presenta alcune riflessioni sulle pandemie cicliche che ha affrontato l’umanità e la necessità di superare queste difficoltà che nonostante lo sviluppo della tecnologia e la possibilità di viaggiare nel mondo attraverso lo schermo di un cellulare, “l’umanità non sembra aver appreso la lezione dei nostri antenati”.
Per fortuna, in appena nove mesi, in alcuni Paesi sono riusciti a formulare dei vaccini, alcuni con una tecnologia totalmente innovatrice. La campagna di vaccinazione è iniziata in tutto il mondo e dobbiamo condividere gli sforzi affinché la vita possa tornare come la conoscevamo all’inizio del 2020, soprattutto “per offrire ai nostri figli le stesse opportunità che i nostri padri ci hanno garantito”, facendo riferimento all’isolamento sociale e al rispetto delle necessarie misure di bio-sicurezza.
Secondo il giudizio di Vigo, viviamo in un mondo globalizzato e l’insegnamento che ci offre la pandemia ricorda il lemma dell’Expo di Milano 2015:” Alimentare il Pianeta, Energia per la Vita”, perché “se il mondo è salvo, lo siamo anche noi”.
La “Fratellanza”, come ci insegna Papa Francesco, non è un optional, ma un dovere condiviso,un valore che rappresenta la bussola di una umanità che non vuole vivere più pandemie di tale gravità. Il rispetto del Pianeta, della Vita, dei Fratelli, di qualsiasi razza, identità, ideologia, religione e sesso deve essere compreso come un’opportunità piuttosto che un dovere. “Dare, significa ricevere !”
Ospedale Italiano del Venezuela
Una parte del lavoro che ha promosso Vigo si riferisce alla Istituzione di una Fondazione senza fine di lucro, per assistere gli Italiani, gli Italo-Venezuelani ed i Venezuelani in materia di salute.
Per la pandemia, la sede che inizialmente il Consiglio Direttivo aveva considerato, all’unanimità, per essere trasformata in ospedale è stata utilizzata dal Ministero della Salute Venezuelano per ospitare malati di Covid-19.
“Adesso siamo in attesa che le Autorità competenti locali possano offrirci, come mi hanno riferito, una soluzione alternativa, un terreno per la costruzione di una nuova struttura o un ospedale già costruito.
“Si è speculato molto, sul nostro lavoro, tergiversando molte informazioni al riguardo. Si è addirittura detto che abbiamo ricevuto dei finanziamenti e che non abbiamo iniziato il progetto. Spiace dirlo, ma si tratta di opinioni di chi non ha a cuore gli interessi della collettività e che non portano a nulla. Quello che è certo è che siamo impegnati al 100% nel progetto, dato che il nostro obiettivo fondamentale è migliorare i servizi in favore dei nostri connazionali. I dettagli sull’assistenza ai nostri Italiani bisognosi, sono dati che potrà fornirLe il nostro Console Generale Nicola Occhipinti ed il Console di Maracaibo Aniello Petito, che dal loro arrivo, in pochissimi mesi, hanno rivoluzionato il sistema di ricezione al pubblico ed il funzionamento degli Uffici Consolari che dirigono, con risultati assolutamente straordinari. I fatti parlano da sé”.
Italia, giovane e millenaria.
Nella sua intensa carriera diplomatica, Vigo ha avuto l’incarico di coordinare, nel 2011, le celebrazioni per la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in occasione delle quali 83 delegazioni di Capi di Stato e di Governo sono arrivate a Roma per celebrare un momento storico. “Mai la Città Eterna ha ricevuto contemporaneamente tante personalità in un unico giorno”, precisa ricordando il suo lavoro come Vice Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica.
Per l’Ambasciatore, il suo Paese è una Repubblica giovane, ma con una cultura millenaria, che include 55 siti considerati Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. “Il Belpaese” è il primo al mondo nella lista di 167 Nazioni che hanno siti riconosciuti dall’UNESCO.
“130 milioni di turisti hanno visitato nel 2019 i nostri 4.976 musei, dove lavorano 117 mila persone”, aggiunge.
L’Italia conta con 479 siti archeologici, 5.000 beni culturali, 12.609 biblioteche, 46.025 beni architettonici, 65.431 chiese e 1.500 monasteri. La lista, in realtà, è più lunga dato che nel patrimonio culturale occorre aggiungere 40.000 castelli, 30.000 dimore storiche, 4.000 giardini e 1.000 centro storici antichi.
“Trovo difficile sintetizzare, in poche linee, il contributo della Cultura Italiana al Mondo, penso in questo momento come esempio, al robot Da Vinci, usato in medicina per compiere gli interventi chirurgici più delicati, dato che questa apparecchiatura è in grado di sbucciare un chicco d’uva, dentro una fiala, senza toccare il vetro ! “.
Nello 0,5% della superficie terrestre, l’Italia, dove vive solo lo 0,83% della popolazione mondiale, nel 753 a.C. è stata fondata Roma che ha dato vita all’Impero Romano, il più grande conosciuto dall’Umanità; nel 1321, Dante Alighieri termina la Divina Commedia, nel 1489 Leonardo Da Vinci inventa l’elicottero, nel 1500 Andrea Amati inventa il violino, nel 1512 Michelangelo termina la Cappella Sistina, nel 1722 Bartolomeo Cristofori inventa il pianoforte, nel 1799 Alessandro Volta inventa la pila, nel 1853 Eugenio Barsanti e Felice Matteucci progettano il motore a scoppio, nel 1871 Antonio Meucci inventa il telefono, nel 1894 Guglielmo Marconi inventa la radio e concludo, ricordando che nel 1965 il primo prototipo di personal computer è stato progettato e realizzato dalla Olivetti.
Nel “Colosseo Quadrato” all’Eur di Roma, è stato incisa questa frase: Italia, un popolo di poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori e viaggiatori.
Leonardo Da Vinci ha detto: “i dettagli fanno la perfezione, ma la perfezione non è un dettaglio”.
Il Rappresentante Diplomatico è un appassionato di architettura e disegno e per lui, 1,618, è un numero magico, dato che si tratta della sezione aurea, l’unico numero il cui reciproco o quadrato mantiene inalterata la parte decimale.
“Che mistero profondo, vero?”. Questo numero già era conosciuto in Babilonia, nell’antico Egitto ed in Grecia, ma solo nel 1202 il famoso matematico Italiano, Leonardo Fibonacci, lo ha studiato, trasformando il Rinascimento Italiano. Si tratta della” pietra miliare” in tutte le discipline. Leonardo Da Vinci lo ha utilizzato nel disegnare l’Uomo di Vitruvio e per dipingere la Gioconda.
“La scuola di Architettura in Italia, è una delle più famose al Mondo e, mi creda, mi avrebbe fatto molto piacere poter studiare questa materia, però la vita mi ha guidato verso un’altra Professione “Diplomazia”, per realizzare il sogno di mio nonno materno, di cui ho l’onore di portare il nome, sogno che non realizzó data la perdita dei genitori durante la Prima Guerra Mondiale.
Fare Cinema
Alla fine del 2020 l’Ambasciata l’Italia ha consegnato i premi del festival “Fare Cinema” a dei Registi Venezuelani.
Promossa dal 2018, «Fare Cinema» è un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per valorizzare l’Industria Cinematografica Italiana nel Mondo.
L’obiettivo è duplice: far conoscere il meglio del nostro cinema e valorizzare all’estero la professionalità di un mondo poco conosciuto, non solo attori, registi e sceneggiatori, ma anche chi cura i films, i fotografi, chi prepara i costumi, gli autori della musica. Un patrimonio di competenza e professionalità che rappresenta, un mondo culturale di fondamentale importanza in Italia e nel mondo.
Per valorizzare questa iniziativa, in Venezuela, abbiamo presentato insieme alle Istituzioni Italiane nel Paese, rappresentate dall’Ambasciata, dal Consolato Generale di Caracas, dal Consolato a Maracaibo, dall’Istituto Italiano di Cultura, dal Comites di Caracas, dalla Camera di Commercio, dalla Associazione Dante Alighieri di Maracay e dal Trasnocho Cultural , un concorso a premi, destinato a giovani talenti, a registi conosciuti ed anche a chiunque potesse presentare un cortometraggio alla Giuria.
Il primo premio, per il “Miglior Audiovisivo” é stato assegnato a “El Inmigrante Italiano” (2.500 US$) di Tullio Cavalli ed a Abraham Tovar per il cortometraggio “Trámite de Admisión”.
Il premio «Miglior cortometraggio documentario» (1.500 US$) è stato assegnato a Pedro Mercado Hidalgo per il cortometraggio «Me llamaban Pietro».
Il miglior cortometraggio audiovisivo per giovani talenti (1.500 US$) è stato vinto da Juan Rodrigo Urso Arteaga con una produzione dal titolo “Falta…todavía falta”
Il miglior “Short Fiction” (750 US$) è stato vinto dal giovane Mateo Famiglietti Rodríguez con l’audiovisivo “Un’altra bottiglia”.
Sono molto felice di annunciare, dalle pagine di questo giornale che, visto lo straordinario successo di questo concorso, quest’anno verrà ripetuto il concorso per dare la possibilità ad altri di mostrare il proprio talento.
Vigo ci saluta con un messaggio, che ci sembra importante valorizzare: “Nei momenti difficili, l’umanità deve stringersi alle sue istituzioni, per il bene comune; abbiamo tutti l’obbligo di rispettare le regole per evitare il rischio di contagio. Solo così possiamo sconfiggere la pandemia e ridare la vita all’umanità, al mondo che abbiamo avuto il privilegio di conoscere e che abbiamo il dovere di offrire ai nostri figli”.