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Perché si studia l’italiano?

Perché si studia l’italiano?

L’italiano attualmente si studia per diversi motivi, ormai non è visto solo come la lingua di Dante, o perché è la lingua della musica. Ogni persona che decide di studiare l’italiano ha un motivo particolare e personale. Molti giovani, lo studiano perché ammirano i grandi giocatori di calcio italiano: Conti, Chiesa, Calabria e il grande Totti, per citarne alcuni, o seguono da vicino, una squadra in particolare: l’Inter, la Juventus, il Milan, ecc. In Italia il calcio è al primo posto come sport di massa. I ragazzi amano i loro cantanti preferiti: Laura Pausini, Achille Lauro, Clementino, Il Volo, ecc. Riempiono completamente la memoria dell’Ipod con tutte le canzoni del momento, come se non bastassero i siti carichi con le ultime novità musicali, le imparano a memoria e le ascoltano con gli amici per ore, mentre corrono, fanno sport o semplicemente prima di andare a dormire.

Le persone mature decidono di studiare l’italiano solo per la passione della lingua. Altri la studiano perché vogliono fare un po’ di turismo nella nostra bella penisola e vogliono approfittare di questo soggiorno al massimo. Vogliono voler capire le guide turistiche, le cartine geografiche, i luoghi che visiteranno, andare al bar, al ristorante, nei negozi, ecc., senza timore di non farsi capire e la certezza d’intendere. Ci sono poi quelli che studiano italiano perché è considerata una delle lingue più importanti per la gastronomia. Europei, Giapponesi, Americani e Cinesi vengono in questa grande Italia per imparare a cucinare i nostri variegati e squisiti piatti e per poter seguire la famosa “Dieta mediterranea” la cosiddetta dieta della giovinezza.

Molti universitari stranieri studiano spontaneamente la nostra lingua per sostenere alcuni esami come il CILS dell’Università per Stranieri di Siena o il CELI dell’Università per Stranieri di Perugia. Vogliono ottenere i Certificati Superiori Internazionali Europei, visto che con questi documenti hanno la possibilità di partecipare a borse di studio o di trovare un buon lavoro.

Alcuni studiano nelle scuole di lingue o in istituti italiani perché sono discendenti di italiani, in genere, questi studenti hanno la cittadinanza italiana e sentono il desiderio e la responsabilità d’imparare la nostra romantica lingua.

Prestigiose università venezuelane includono l’insegnamento dell’italiano nelle facoltà di lingue straniere.

C’è un altro grande numero di persone che sono costrette a studiare l’italiano perché vogliono, o per necessità, ottenere la cittadinanza da parte del coniuge. Il decreto legge del dicembre 2018 inerente a questo, mette in crisi molte persone, che non hanno chiesto a tempo dovuto questo diritto, che prima del decreto era facile ottenere.

Condivido certo per gli studenti universitari lo studio approfondito della nostra cultura e grammatica, condivido anche che per ottenere la cittadinanza è bene parlare la lingua però non condivido il vasto programma per ottenere il B1 cittadinanza. Non riesco a giustificare perché le persone che devono ottenere questo requisito, debbano studiare 20 tempi verbali su 22 quando sarebbero sufficienti 9 per parlare bene, leggere e capire perfettamente la nostra lingua.

Io che insegno da molti anni lingua e cultura italiana in istituti e università, noto con rammarico fra le persone non più ventenni la grande difficoltà ad imparare l’italiano pur essendo responsabili e pieni di buona volontà. In questo senso c’è un vasto pubblico di persone di tutte le età, molte delle quali coniugate da più di vent’anni che aspirano ad ottenere questo diritto, per cui ritengo che semplificare il programma sarebbe un sollievo per molti.

In Venezuela gli esami si sostengono in due Istituzioni autorizzate dal Ministero degli Affari Esteri italiano: Istituto di Cultura Italiana in Caracas (certificato CELI) e la Società Dante Alighieri a Maracay (certificato PLIDA). Le lezioni si possono anche seguire privatamente per poi iscriversi e recarsi alle rispettive sedi a rendere gli esami scritti ed orali.

Per concludere, non c’è solo una ragione per studiare questa bella lingua che molti chiamano una lingua celestiale. È solo un bisogno che deve essere appagato e appoggiato nella sua globalità.

La lingua italiana va amata, la cultura va studiata e lo stile di vita italiano va seguito in ogni parte del mondo.

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