La Costituzione Italiana

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La Costituzione Italiana in questo 2022 ha compiuto settanta quattro anni. È talmente ben scritta e ben pensata, un documento storico e bellissimo, di una attualità e di una lungimiranza ancora oggi ammirevoli, capace di riunire il Paese dopo la tragedia del ventennio e della Grande Guerra, un faro capace di tracciare il cammino di un’intera Nazione malconcia e ferita. La Costituzione rappresenta il punto più alto e nobile del nostro sistema giuridico e del nostro equilibrio istituzionale.
È pur vero che qualunque documento, se non si traduce in realtà con strumenti e con politiche adeguate resta lettera morta. Una lettera morta che ferirebbe chi ha scritto quel testo e sarebbe una ingiustizia giorno dopo giorno verso tutti i cittadini e verso il territorio dello Stato.
Però le responsabilità non sono solo della classe politica alla quale puntiamo spesso il dito, è anche nostra perché senza una cittadinanza attiva, consapevole e produttiva la Costituzione diventerebbe uno scritto senza corpo.
Solo la conoscenza può fornire gli strumenti per esercitare la nostra cittadinanza nel pieno delle nostre facoltà e possibilità. La Carta ce lo dice con una semplicità quasi disarmante proprio nel primo dei suoi articoli:
“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Un concetto tanto lineare quanto di enorme portata. Ma ché sovranità si può esercitare “nei limiti della Costituzione” se questa non si conosce?
La responsabilità della conoscenza è sempre personale prima che nazionale, è bene tenerlo in mente.
In definitiva la Costituzione è il patto che ci identifica come cittadini, ci nobilita come individui e ci innalza come comunità. Tutti dovremmo conoscerla, amarla e difenderla, ma soprattutto provare a praticarla.
Questo vale anche per la Costituzione della mia seconda Patria: il Venezuela. La Carta Magna è erede di tanti articoli che si contemplano in quella italiana. Dovrebbe essere insegnata prima in famiglia poi nelle scuole in qualsiasi grado di istruzione perché la difesa dei diritti e doveri come cittadini inizia con la loro conoscenza.
Porlamar